sabato 9 aprile 2011

PADERNESE - URAGO 2-1


Il caldo fa la sua prima vittima: il mister (che ora vi scrive da una vasca ghiacciata...che bellezza).
Infatti seguendo il motto "io non sbaglio mai" si accorge di non avere inserito Codenotti Matteo nella lista dei convocati.
Matteo ormai sull'orlo della pennica pomeridiana viene sbrandato e spedito negli spogliatoi.
Non facciamo riscaldamento visti i 31° ma spezziamo semplicemente il fiato e ci rinfreschiamo negli spogliatoi in attesa della gara.

PADERNESE: Pozzi, Tancredi, Delbarba, Falappi, Oukkeddou, Archetti, Reccagni, Guerni M., Bassini, Guerini N., Bonometti.

La notizia fondamentale della giornata è che siamo tornati a giocare un calcio di qualità che ha costretto gli avversari a lanci lunghi e a conclusioni da lontano.

Bassini, incurante del caldo, da subito va in pressione su ogni pallone consentendo di alzare il baricentro della squadra.
Reccagni e Bonometti sembrano ben ispirati e la coppia Guerini a centrocampo sembra poter controllare e dare qualità allo stesso tempo.
Per non bruciare energie decidiamo di giocare al piccolo trotto facendo possesso palla e accelerando solo all'occorrenza.
Su un unico errore difensivo, per mancanza di convinzione nell'entrata , concediamo una occasione importante agli attaccanti dell'Urago, ma Pozzi è bravo in uscita a chiudere lo specchio della porta (rimarrà l'unico rischio del primo tempo). Le occasioni per noi sono tante e tutte derivante da buone giocate dalle fasce o da sponde ben rifinite. Delbarbe e Reccagni trovano in più di una occasione il fondo e le occasioni arrivano sia sui piedi che sullla testa di Bonometti e Guerini Mirko che mancano il bersaglio.
Si va al riposo sullo 0 a 0 in netto dominio territoriale, il secondo tempo si avvia sulla falsa riga del primo. Gli avversari effettuano subito un paio di cambi, mentre la Padernese schiera lo stesso undici iniziale. Personalmente ad inizio ripresa sono contento dell'atteggiamento, del gioco e della disposizione della squadra.

Entra Scarpello a rilevare Falappi.

La nostra accelerazione di inizio ripresa, porta al vantaggio dopo 15' con Bonometti. Guerini Mirko accelera e viene steso in area di rigore, Bonometti si impossessa del pallone e batte il portiere con una bella conclusione ravvicinata.

E' il gol che dovrebbe dare sicurezza e permetterci di insistere nello spingere, se non altro per l'inerzia della gara.

Due cambi: a centrocampo fuori Guerini Nicola (ottimo primo tempo) e in difesa fuori Tancredi e dentro Tenni Simone.

Si controlla con facilità, ma non si è più concreti negli ultimi metri.
Quando poi a Bassini (sostituito da Bonetti a 20' dalla fine) e Bonometti (sostituito da Pasotti a 15' dalla fine) si accende la spia della riserva la squadra perde metri di campo.

Sembriamo comunque avere una fase difensiva all'altezza fino all'eurogol di Podavitte (spero di ricordare bene il nome, controllerò più tardi), palla crossata dalla trequarti destra all'interno dell'area di rigore il centrocampista giallonero si coordina perfettamente e con una conclusione al volo (tra le più belle viste quest'anno) pesca l'incrocio opposto .... un gol che ai più vecchi avrà ricordato, pur essendo stato realizzato da posizione meno defilata, quello di Van Basten contro l'URSS nella finale dell'europeo 1988 Vedi gol

10' dalla fine e caldo sembrano proprio toglierci le speranze invece oggi la squadra si è ritrovata sotto ogni aspetto anche quello agonistico.
Prima Guerini Mirko approfittando di una indecisione del portiere e del centrale difensivo si trova a pochi passi dalla porta spalancata, la posizione defilata ed la lucidità a zero lo fanno calciare in corsa a porta vuota contro la traversa....da non credere.

Ma ancora non molliamo e all'ennesima accelerazione all'89° dalla fascia sinistra arriva dentro il cross decisivo di Reccagni sul quale Tenni Simone si fa trovare pronto al piattone vincente.

Nel recupero ancora un chance per Reccagni che arriva alla conclusione senza le energie mentali sufficienti per arrotondare il bottino e vede il suo diagonale spegnersi sul fondo.

Finisce così e ci siamo tolti un dubbio: i nostri 54 punti non sono casuali, sappiamo ancora giocare a calcio (ed è un buon calcio) e soprattutto abbiamo voglia e forza per andare ancora una volta a vincere al 90°.

Ottima reazione di gruppo, ora mancano 2 gare fondamentali per coronare una stagione che, comunque vada, rimarrà importante per la categoria Juniores.

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