domenica 14 novembre 2010

CAZZAGHESE - PADERNESE 1-3


Vittoria di carattere della ciurma che per la prima volta conquista punti lontano da casa. 
Bisognava evitare la solita partenza ad handicap e ci serviva la massima concentrazione da parte di tutti; ognuno richiamato alle proprie responsabilità prima della gara (forse anche con qualche eccesso), ma serviva una scossa.
L’avvio è stato molto buono, riusciamo a contrastare bene gli avversari concedendo poco (qualche cross pericoloso e conclusioni da fuori), aspettiamo e ripartiamo con intelligenza.
Creiamo molto, ma nonostante tutto non si passa la partita ricorda per determinazione e gioco quella di Pontoglio.
E quando prima Bassini (fondamentale), poi Tenni (generosissima la sua prova) e Reccagni (gli è mancato solo il gol) non trovano la rete sembra tornare l’incubo della nave fantasma…..
La difesa regge bene con la diligente prova di Tancredi, la sicurezza ritrovata di Pozzi la tanta corsa di Delbarba e l’attenzione del duo centrale Guerini, Viola.
Si va al riposo sullo 0-0 con uniche note negative le ammonizioni di Abeni e Reccagni (per episodi veniali, mentre si è sorvolato su altre situazioni che il giallo lo avrebbero meritato ampiamente) e la prestazione di Oukkeddou (tanto bello da vedere nella giornata precedente, quanto inguardabile nel primo tempo) si cerca di fare quadrato per tornare ad essere competitivi.
Si torna in campo con lo stesso 11 iniziale, ma dopo 10’ è ora di provare a vincere la partita.
Entra Volpini (gli mancano i 90’ nelle gambe, ma affidabilissimo sul punto di vista tattico) al posto di Abeni troppo a rischio espulsione per il ruolo in cui gioca.
Volpini riesce a dare più profondità alla manovra, ma davanti non riusciamo più a pungere.
Si alza Tusi dalla panchina e una volta completato il riscaldamento lo faccio aspettare altri 5’ prima di prendere la decisione definitiva (che ho cambiato 3 volte, mentre lui mi guardava con la faccia di chi pensava “oh mister va che tra 30’ finisce se ti muovi!!”).
Alla fine la decisione è stata quella che non volevo rivivere un’altra Pontoglio, quindi si ridisegna tutto via Oukkeddou da davanti alla difesa spostato come quarto esterno sinistro di centrocampo Volpini e Codenotti centrali a puntellare la diga Tenni esterno di destra e Tusi e Bassini in tandem offensivo.
Dopo 5’ su sviluppi da calcio piazzato Oukkeddou arpiona una palla in area di rigore la crossa alla bene meglio nell’area piccola e Tusi arriva alla Pippo Inzaghi e insacca da pochi passi.
Iniziano 10’ di partita in cui siamo devastanti, giro palla verticalizzazioni e velocità che schiantano l’avversario che nella ripresa ha accusato il divario di preparazione fisica.
Il 2-0 è forse la cosa più bella che ho visto fare a questa squadra da quando ci sono io palla recuperata a metà campo, azione in velocità Oukkeddou in profondità per Tusi, Tusi rifinisce per il taglio perfetto di Bassini che con un interno piede pulito scaccia tutti i fantasmi.
Il dominio territoriale a questo punto è totale, le energie mentali fanno tutto, mentre i nostri avversari accusano il colpo perdendo di lucidità.
L’azione che sembra chiudere la gara arriva da una punizione dalla sinistra dell’area di rigore (e come dice Pozzi basta che non decida io chi calcia la punizione e la palla va dentro). Se ne incarica Codenotti, la palla prende una parabola perfetta a scavalcare ed è 3-0.
Tutto bene? NO!
Nel rientrare a metà campo mentre si festeggia ci facciamo tirare dentro una mezza rissa rispondendo a provocazioni da Guerrieri della Notte.
Entro in campo per dividere i “primitivi” mentre l’arbitro sta a guardare. Non dico una parola se non: “portate via i vostri compagni e non toccate gli avversari” ripetuta per tre quattro volte.
A quel punto incrocio l’arbitro che mi dice “mister si accomodi fuori”, io nella mia ignoranza rispondo “si adesso esco portavo solo via i miei ragazzi”, lui: “forse non ha capito, fuori, espulso si accomodi!”.
Un po’ attonito un po’ sconcertato lascio il campo come da istruzioni, poi scopro nell’ordine che non posso andare nella campagna retrostante a vedere la gara, che non posso stare fuori dal recinto di gioco, che devo uscire dall’impianto sportivo (sono riuscito comunque a rimanere nei confini del comune di Cazzago, temevo mi sequestrassero anche l’auto parcheggiata nell’impianto, ma almeno questa l’ho scampata).
Ironia a parte vi chiedo e ve lo richiederò face to face: perché rischiare di buttare via tutto quello che abbiamo fatto con fatica solo per far vedere chi gonfia di più il petto?
Non siete (siamo) delle gangs dei quartieri malfamati di qualche metropoli, nessuno di noi ha storie difficili e anche se ascoltiamo il rap non andiamo in giro a sparare a nessuno, abbiamo tutti i comforts quindi siamo anche poco credibili come “alternativi”.
Quindi anche se qualcuno vi provoca in campo come fuori ci sono sempre modi più urbani di reagire rispetto all’andare alla ricerca dello scontro fisico, e questi modi più urbani evitano SEMPRE che un piccolo problema diventi un grande problema vedi i recenti fatti di cronaca di gente che prende pugni per una coda, di gente che si prende un proiettile per una tamponata.
Avete così tante cose positive nella vostra vita che non ve ne rendete nemmeno più conto.
Non voglio fare il moralista o il moralizzatore delle iene (non lo sono), ma rifletteteci un minuto.
Tornando a noi il piccolo problema di un insulto ricevuto ha portato a 10’ di delirio, alla mia espulsione e ad un nervosismo nel finale di gara che ha creato problemi solo alla nostra squadra.
La difesa ridisegnata con Viola e Falappi (subentrato a Tancredi) e Tenni Simone (dentro per l’acciaccato Guerini) e il centrocampo con Scarpello a fare muro al posto di Codenotti.
Negli ultimi 20’ rischiamo di gettare tutto al vento, la Cazzaghese trova il gol su una indecisione difensiva e a questo punto la paura di essere raggiunti prende il sopravvento.
Nessuno ragiona più e rischiamo di prendere il gol del 2-3 su contropiede, per fortuna il palo ci salva da quelli che sarebbero stati minuti da panico.
Grande vittoria di qualità e di carattere, abbiamo molto da migliorare ma possiamo rientrare alla base consapevoli di potere giocare un buon calcio e di buona intensità.
La difficoltà ora sta nel consolidare i progressi, nell’evitare di cadere nelle provocazioni (ci caschiamo troppo spesso), e soprattutto nel trovare quella continuità che con i 3 punti ci potrebbe permettere di lasciarci dietro i nostri diretti inseguitori.
Avanti tutta! Pronti per il percorso sopravvivenza che ci aspetta martedì.

4 commenti:

  1. l'aver risposto alle provocazioni cancella l'ottima prestazione, bisogna sempre e solo parlare con i risultati... 0-3 palla al centro giocate e silenzio... il mister ricorderà un ingenuo ma significante gesto di totti dopo un roma-juve con un prepartita troppo chiacchierato. cavoli cugino, però da te non me lo aspettavo, lo sai che non puoi uscire dall'area tecnica.... simone

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  2. Lo so che non posso uscire dall'area tecnica. Na buttare fuori me, entrato a fare da pacere e senza utilizzare toni da rissa, è un pò come sparare sulle forze di pace perchè hanno valicato il check-in senza mandare un fax di preavviso. Credo che un arbitro possa sbagliare il fuorigioco, un rigore (e questo è lo stesso che la 2^ giornata ci ha dato contro un rigore al 94' che non esito a definire dubbio di cui non mi sono lamentato) e altre scelte, ma sia tenuto a capire quando si sta rischiando l'incolumità dei ragazzi. Spero solo non si esageri con le giornate che andrò a prendermi. Certo non te lo aspettavi tu, ma nemmeno io avrei mai pensato di leggere il mio nome in mezzo a quello degli allenatori che sbrocano.

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  3. Per una volta bisogna fare i complimenti al mister per aver azzeccato tutti i cambi. Un tifoso

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  4. Pubblicato anche se anonimo per citare un allenatore fondamentale per la mia formazione (non solo calcistica).
    Quando gli dicevano bravo hai azzeccato i cambi rispondeva: "c'è poco da vantarsi, vuol dire che ho sbagliato la formazione iniziale".
    Mi auguro comunque che la vittoria serva al gruppo per trovare fiducia e insieme a questa una serie positiva di risultati. Non sarà facile, ma siamo qui per provarci.

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