sabato 22 gennaio 2011

POL. TRENZANESE - PADERNESE 2-5

Come aveva lasciato presagire l'allenamento di giovedì la squadra si trova al minimo storico dal punto di vista della qualità del gioco.
Come sia possibile in 2 settimane passare dall'ottima prestazione della gara con il Cologne all'orrenda prestazione odierna per me rimane un mistero a conferma che ci sto capendo sempre meno.
La terapia "Urago" sembra avere esaurito i propri effetti, probabilmente serve un richiamo del vaccino.
PADERNESE: Pozzi, Pasotti, Tancredi, Falappi, Oukkeddou, Gandossi, Bonometti, Abeni, Bassini, Guerini, Tusi
La gara parte come tutte le volte che si viene al campo con concentrazione vicina allo zero.
5' e avversari in vantaggio su calcio di punizione dal limite, una bella rasoiata di Fanara all'incroicio (la cosa imbarazzante è constatare come 8 delle 22 reti subite finora siano arrivate nei primi 15' di gioco).
Poi si balla per 25' buoni con un centrocampo in grado di controllare gli avversari, ma non in grado di concretizzare 2 passaggi consecutivi di 5 metri.
Si gioca sull'errore avversario e capendo che il mio "potere" oggi era pari a zero, assecondo la voglia di calcia lungo e corri spostando Oukkeddou sulla corsia sinistra e lasciando Abeni e Guerini ad una serie infinita di 1 vs 1.
Tusi sbaglia l'impossibile, prima centralmente da pochi passi manca la porta, poi su un bel cross di Oukkeddou spara a lato da una posizione che definire invitante è poco.
Il gol del pareggio arriva da un campanile spizzato di testa su cui il più lesto ad avventarsi è Bonometti che dopo essere entrato in area segna piazzando il pallone.
Gli avversari perdono un pò di morale e noi continuiamo nell'anarchia di gioco più assoluta, la situazione a livello di copertura sembra essere sotto il nostro controllo, ma non tiriamo in porta.
Il tiro in porta arriva a 5' dalla fine del tempo con un rigore calciato da Guerini per fallo di mano (decisione probabilmente giusta a sentire i ragazzi della Trenzanese, impossibile da vedere dalla mia posizione controsole). Guerini insacca anche se il portiere riesce a toccare.
Il tempo si chiude con il nostro vantaggio con una partita che sembra poter ancora essere aperta. Entra Dellafiore (buona la sua prova, spero che mercoledì si convinca anche a buttarla dentro) per Bassini, manteniamo l'assetto sconclusionato del primo tempo senza produrre molto.
Entra Reccagni per Bonometti, e un'attimo dopo troviamo il gol della tranquillità arriva con un bel diagonale di Oukkeddou che si trova il pallone sui piedi in piena area di rigore. Il 3-1 dovrebbe dare quella tranquillità sufficiente per giocare bene, così non è. Esce Abeni (stranamente alieno alla manovra oggi) al suo posto Volpini. Il gioco latita, ma arrivano 2 occasioni sui piedi di Reccagni la prima da 4 metri dalla porta, su torre di Misko, dove tenta un improbabile stop invece della conclusione; l'altra su cross di Tusi con la palla che scavalca il portiere e con Reccagni che fallisce l'appoggio, da una distanza calcolabile solo con un "calibro", dalla riga di porta.
Ultimo cambio Tenni per Pasotti (ammonito)

La partita si addormenta ma riusciamo a riaprirla, ancora una volta ci facciamo tagliare fuori da un lancio che pesca una punta in area di rigore, Guerini è in ritardo e l'arbitro opta per il rigore. Fanara non sbaglia e riapre ancora i conti.
Conti che due minuti dopo potrebbero saldarsi con il tentativo di autorete di Tenni nel tentativo di liberare l'area su una pericoloso cross da calcio di punizione.
Per fortuna nell'ultimo quarto d'ora il superlavoro di Tusi, la spinta sulla fascia di Tenni e la mia richiesta a Reccagni di tirare verso la porta senza pensarci 2 ore ci consentono di arrotondare il risultato e smettere di patire.
La doppietta di Reccagni lo porta a quota 6 (non segnava dalla sconfitta di Coccaglio) a 2 lunghezze da Tusi 8 (oggi a secco); segnamo poco perchè tiriamo poco vogliamo sempre il controllo preciso la palla perfetta e la conclusione ad effetto quando si vuole segnare visto che non siamo fenomeni dovremmo rifarci più a gente come Pippo Inzaghi ...che come arriva arriva lui la calcia (a volte in curva, ma almeno a mia memoria nessuno ha mai subito un contropiede perchè Inzaghi abbia provato a controllarla o a fare un dribbling che non rientra nelle sue caratteristiche).
Come ha detto Codenotti senior, dobbiamo tornare ad essere ordinati e che ognuno faccia il suo compito e non "il di più".
Tutti quelli che provano a fare qualcosa in più fanno solo danni, vi si chiede impegno e vi si chiede di fare ciò che rientra nelle vostre competenze e abilità.
Accetto le attenuanti che Pozzi ha "sfoggiato" nello spogliatoio dopo la gara.
Le accetto a tal punto che ci credo davvero e che vi darò ancora 2 possibilità mercoledì e sabato.
Non fatevi passare nemmeno per l'anticamera del cervello che io stia immobile fino a maggio a guardare una "squadra fantasma" di quella squadra che eravamo.
Di soluzioni diverse ce ne sono mille, la più semplice è quella di tornare a giocare a calcio da subito.



Sulla Mia Strada (Ligabue)

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