sabato 15 gennaio 2011

PASSIRANO CAMIGNONE - PADERNESE 3-1

La Padernese abdica sul terreno del Passirano.
La grande rincorsa iniziata iniziata il 6 novembre si è conclusa oggi con uno scivolone sul campo dei cugini.
Capitan Codenotti stringe i denti ed è presente, ma arriva il forfait di Guerini che durante il riscaldamento si blocca.
L'approccio alla partita non è stato dei migliori, nel prepartita c'è voluto tempo prima di pensare solo alla gara.
La fase finale del riscaldamento con giropalla nello spazio ristretto aveva comunque lasciato buone sensazioni.
L'unico serio dubbio che avevo riguardava la tenuta atletica, da qui la scelta di tenere a disposizione Tusi per il cambio marcia nella ripresa; si parte con la difesa collaudata con Pozzi in porta, Falappi e Tenni Simone sugli esterni, Gandossi e Scarpello centrali. A centrocampo Oukkeddou (al posto di Guerini) Codenotti e sugli esterni Bonometti e Reccagni. In attacco coppia Bassini e Tenni Matteo.
10' di gioco davvero bene
I primi minuti di gioco hanno confermato che eravamo pronti per l'impresa, poi il blackout . Uno di quei blackout clamorosi che inizia dal portiere e finisce all'allenatore.
Mentre controllavamo tranquillamente i lanci degli avversari un'uscita modello traforo del Monte Bianco spiana la strada per la punta avversaria che appoggia la palla in rete e ringrazia.
Morale che crolla come ai vecchi tempi e gioco che inizia a diventare così insensato tanto che sembriamo messi in campo a caso, si doveva cercare il gioco sulle fasce ed invece arrivano puntualmente palloni in mezzo che sono facile preda dei due centrali difensivi aiutati dai due di centrocampo.
Il secondo regalo arriva dagli sviluppi di una punizione respinta dalla barriera, la palla ritorna ancora sui piedi del giocatore del Passirano che se l'aggiusta e mira l'angolo dove Pozzi non può arrivare, il tutto mentre la nostra difesa improvvisa un presepe fuori stagione.
Facce da K.O. e reazione pari a zero tanto da spingermi quasi ad effettuare cambi nel primo quarto d'ora.
Ma non c'è nemmeno tempo per pensarci da un angolo arriva il 3-0 con 3 giocatori avversari in grado di staccare di testa senza pressione.
Il flipper della Padernese è in tilt, unica mossa per evitare i ripetuti passaggi centrali sbagliati è quella di "buttare" le due punte sugli esterni.
Il gioco non migliora, ma almeno riusciamo a finire il tempo senza creare altri danni.
Imbarazzante la convinzione con la quale siamo arrivati alla conclusione, pari a zero e con una potenza non superiore a quella dei nostri esordienti.
Per fortuna finisce il primo tempo.
Negli spogliatoi c'è poco da dire se non chiedere di perdere con dignità, per farlo serve più equilibrio e la scelta, che potrà sembrare assurda, è difenderesi.
Dentro Volpini al posto di Bonometti e Tusi (unica punta) al posto di Bassini, il centrocampo passa a 5.
Gli avversari entrano più rilassati e con Tenni Matteo sfioriamo il pareggio, il gioco migliora leggermente e ci si illude anche che un gol possa rimetterci in partita.
Nel primo quarto d'ora della ripresa arrivano anche gli altri cambi Tancredi per Tenni Matteo, Pasotti per Falappi e Guerini (che stringe i denti) ed entra al posto di Codenotti.
Quando ormai è troppo tardi iniziamo a giocare anche dalle fasce e "incredibilmente" arrivano le occasioni migliori. Su un perfetto centro di Tancredi irrrompe Tusi che insacca e a 15' dalla fine ridà carica alla squadra.
Rischiamo tantissimo in contropiede, come è ovvio in queste occasioni, ma non lo facciamo mai per svarioni clamorosi. Il Passirano sfiora il 4 gol, e la Padernese va più volte vicino ad accorciare pericolosamente le distanze.
E' mancata la zampata finale che avrebbe potuto farci sognare il pareggio negli ultimi minuti, l'ultima occasione arriva per Scarpello che in una sortita offensiva cerca senza successo di rendere il punteggio meno amaro.
Si torna con i piedi a terra. La tardiva reazione alla sventura del primo gol ha causato un atterraggio pesante, ma la grinta e il coraggio del secondo tempo lasciano sperare di poter presto rivedere la squadra giocare un calcio accettabile.
Ricominciamo martedì cercando di ricomporre i cocci che inevitabilmente una sconfitta così pesante ci ha lasciato in eredità.

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