PADERNESE - MONTE ISOLA 3-0

La Padernese completa solo due obiettivi su tre e ne ottiene uno insperato in omaggio da Sulzano dove il pareggio tra Centrolago e Ome regala il secondo posto.

in alto: Oukkeddou, Delbarba (con profezia del risultato....al contrario), Lissignoli, Guerini Mirko, Tenni, Manezzi.

In basso: Archetti, Raza, Mingardi, Lumini, Bazzoli

PADERNESE: Mingardi, Delbarba (CAP), Lissignoli, Manezzi, Archetti, Raza, Guerini M., Lumini, Tenni, Bazzoli. A disposizione: Pozzi, Bertolini, Barbiera, Gatti, Pasotti, Tusi.

MONTE ISOLA: Ribola Cristian, Ziliani, Bruno, Turla D., Fossati, Ribola Claudio, Rausa Marco, Colosio Damien, Colosio Stefano, Archetti, Ribola Giacomo. A disposizione: Agnesi, Turla E., Marenzi

Arrivano i tre punti, troviamo la capacità di rallentare ed arretrare, ma perdiamo l'intensità agonistica (che dovrebbe essere sempre il nostro marchio distintivo).

Provare a migliorare il nostro gioco, non deve significare snaturare quello che siamo; una Padernese senza aggressività, senza intensità è una squadra come tante e non dovremmo mai dimenticarcene (inoltre a vadervi molli dalla panchina è una palla).

Il gioco è affidato ai piedi di Guerini, Oukkeddou e Tenni ma per 30' la Padernese si limita ad uno sterile controllo palla con gli esterni Bazzoli e Raza che non riescono a fare salire la squadra e con Lumini che corre da un lato all'altro del campo dannandosi oltre misura.

Oukkeddou non riesce quasi mai ad inserirsi tra le linee ed innescare i compagni del reparto offensivo, Tenni è discretamente nascosto e Guerini M. è eccessivamente compassato; le verticalizzazioni sono quasi inesistenti, ma in compenso i retropassaggi fioccano (ne facciamo più in 30' che nell'intera stagione).

Si diverte allora la difesa che riesce a creare un ottimo giropalla che dimostra come sia la volontà di girare il gioco che spesso manca e che non sia sempre colpa del campo (ieri il campo era ai limiti, ma siamo sempre usciti benissimo).

Manezzi, sicuramente tra i migliori in campo, si concede qualche eccesso di troppo (che in altre situazioni sarebbe costato carissimo).

Si infortuna Lissignoli che abbandona il campo, entra Bertolini e la squadra si rivoluziona ulteriormente.

L'incontro non è in discussione dal punto di vista del controllo del gioco, ma serve la zampata di Lumini alla mezzora per avere quel minimo di tranquillità utile per continuare a giocare più serenamente.

Oukkeddou fallisce da buona posizione il 2a0 e si va al riposo.

Visto che si è corso davvero poco si salta anche il thè caldo e si rimane tutti in panchina.

Abbiamo costruito troppo poco, con troppa poca qualità in fase offensiva, dopo pochi minuti della ripresa Barbiera rileva Bazzoli e Gatti rileva Raza.

Passa il tempo, il gioco migliora leggermente ma non creiamo grandissimi pericoli per la porta degli ospiti.

Pozzi "il saggio" mi guarda e dice "siamo tranquilli, ma non arriverai mica in fondo correndo il rischio di non portarla a casa?", ci rifletto ancora due minuti.....effettivamente non corriamo rischi, ma un tiro da 30 metri che schizza davanti al portiere potrebbe rendere tutto più complicato.

Al 20' Si alza dalla panchina Tusi, per mettere un pò di velocità alla squadra.....effetto immediato (anche senza entrare in campo), Guerini penetra in area centralmente ed insacca il 2a0 facendo riaccomodare Tusi.

Il Monte Isola cala con la concentrazione e con la tenuta atletica, la Padernese è ora padrona del campo ed arrivano anche i cross dal fondo che mettono in apprensione la retroguardia avversaria, collezioniamo angoli ma non troviamo la conclusione vincente.

Il 3a0 arriva da una bella azione di Lumini che entra in area allargatosi a sinistra, l'attaccante franciacortino decide per la conclusione personale (scelta sbagliata) che per fortuna trova pronto Gatti più veloce di tutti a metterla dentro.

3a0 giochi chiusi e quel poco agonismo che c'era sparisce totalmente .

Ci sono molte cose migliorabili in vista dell'ultima partita del girone di andata; sono tutti dettagli, ma è grazie ai dettagli che stiamo facendo la differenza avendo una continuità invidiabile.