martedì 15 novembre 2011

OME - PADERNESE 3-1


L'Ome si aggiudica lo scontro diretto e balza al secondo posto, questa l'amara sentenza del posticipo di ieri sera.

PADERNESE: Pozzi, Pasotti, Delbarba, Guerini M., Falappi, Archetti, Oukkeddou, Bertolini, Lumini, Guerini N., Tusi (Cap). A disposizione: Mingardi, Lissignoli, Manezzi, Raza, Barbiera, Bonometti.
OME: Abeni M.,Abeni D., Gamba, Ancillotti, Mingardi, Molla Xhoni, Ungaro, Derada, Gatti, Valsecchi, Molla Xheki. A disposizione: Chiari, Rastaldo, Marzi, Abeni S., Lancini, Catrambone, Cortesi.

Avvio in sordina per la Padernese che viene subito schiacciata dai padroni di casa che con rapidità ed aggressività la costringono a giocare nella propria tre quarti.
Nel primo quarto d'ora nessuna occasione ma dominio territoriale dell'Ome, ma due verticalizzazioni importanti della Padernese fanno capire che il match è apertissimo.
Al 18' un contrasto tra Pasotti ed il diretto avversario viene punito con un fallo dubbio (io l'avrei fischiato, c'è stato contrasto è vero ma Paso probabilmente lo tocca in un secondo tempo anche senza palla) a pochi passi dal limite dell'area; la punizione calciata da Derada non è irresistibile ma si infila tra le mani protese di Pozzi e la traversa.
10' dopo arriva quello che poteva essere il colpo del KO. Guerini Nicola in ripartenza dalla zona difensiva viene steso, l'arbitro lascia correre, l'Ome conquista palla e con un tiro cross di Abeni Davide che calcia da oltre 25 metri sorprendendo Pozzi scavalcato dalla palombella.
2a0 che sembra stendere la Padernese incapace di reagire e di comprendere che sono stati solo due episodi decisamente sfortunati.
Oukkeddou si invola sulla destra ed  ha l'occasione per accorciare, si presenta a tu per tu con il portiere ma la sua conclusione è clamorosamente sull'esterno della rete.
L'infortunio occorso all'arbitro lascia il tempo per un time-out che fa bene alla Padernese, si riprende il gioco con un altro atteggiamentento.
La Padernese riesce a rimanere nella metà campo dei padroni di casa e si conquista un rigore per un fallo di mano.
La conclusione di Guerini Nicola è precisa e non lascia scampo 2a1.
Torna il morale e torna la grinta tipica della Padernese "vecchi tempi" sul finale di primo tempo arriva anche la clamorosa occasione per il pareggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo ma la prima conclusione (difficile in precario equilibrio) per un soffio non è nello specchio ed il tentativo di Bertolini a pochi passi dalla linea di porta è in posizione irregolare.
Finisce il tempo con sensazioni positive, ma la strada è in salita.
Nello spogliatoio l'unico mio appunto è sull'atteggiamento da perdenti avuto dopo il gol del raddoppio; una squadra come la nostra sul 2a0 con 1 tiro e mezzo in porta non può entrare nel tunnel della frustrazione.
Quella che torna in campo nella ripresa sembra un'altra squadra 7' tambureggianti nella metà campo avversaria alla ricerca del pareggio e poi arriva arriva la doccia fredda sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla tre quarti Pasotti (alla prima dormita stagionale) si dimentica di Molla Xheki lasciandoselo scappare nei pressi dell'area piccola e per l'esterno dell'Ome è uno scherzo mettere dentro, quella che contro un'altra qualsiasi squadra sarebbe stata la palla che chiude i conti.
Bonometti entra al posto di Lumini.
L'Ome (grande preparazione fisica anche loro) rallenta la Padernese accelera e colleziona un buon numero di occasioni gol.
La prima clamorosa occasione per riaprire il match è sui piedi di Bonometti, ma il suo tiro da dentro l'area supera la traversa.
Tusi involato a rete viene steso dall'ultimo uomo per l'arbitro non è chiara occasione da gol ed estrae solo il giallo.
Ancora Bonometti in area di rigore si porta in giro il pallone senza riuscire a trovare nè il tiro nè tanto meno il passaggio per un compagno.
L'unico sussulto dell'Ome, che nella ripresa ha gestito ed ha agito di rimessa, è con un'incursione dalla fascia destra con Pozzi costretto a deviare in angolo in uscita.
Ci prova Guerini Mirko da 25 metri il tiro è diretto all'incrocio ma Abeni Matteo compie un'autentica prodezza smanacciando in angolo.
Ancora Tusi involatosi oltre la linea difensiva avversaria prova il tocco a scavalcare il portiere in uscita la palla colpita di leggero esterno finisce a lato di un soffio.
Padernese che comunque non molla anche nei minuti finali quando Tusi crossa un buon pallone per Guerini Mirko che in anticipo sul primo palo non riesce a girare come avrebbe voluto e la palla termina a lato.
L'ultima occasione è per l'Ome con un calcio di punizione dal limite che si schianta sulla traversa.
Finisce l'avventura degli "Invincibili" con un 3a1 per l'Ome che completa anche l'operazione sorpasso.
Confermo la sensazione di ieri: l'Ome ha giocato senza dubbio meglio, ma la partita è stata segnata da episodi.
La nostra caratteristiche non è certo il possesso palla; creare quattro palle gol nitide con l'uomo davanti al portiere senza realizzarne nemmeno una è un punto a nostro sfavore, ma bisogna anche crearle; inoltre una squadra che ha dominato, come secondo alcuni avrebbe fatto l'Ome, non permette all'avversario di presentarsi a tu per tu con il proprio estremo difensore.
L'Ome ha giocato come le grandi squadre tenendo per più tempo il pallino del gioco, sfruttando al massimo (e oltre) le occasioni avute e non subendo nei momenti di difficoltà.
Da parte mia nessuna critica per la Padernese se non per quei minuti completamente regalati tra il gol del 2a0 ed il "timeout" poco prima della fine del primo tempo; cosa di cui ho già parlato abbondantemente a fine primo tempo e su cui non tornerò.
Il nostro problema rimane sempre e solo uno (a mio avviso) ne parleremo domani insieme al problema di "approccio alla partita" sollevato da Guerini Nicola.

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